Delicatezze di Sviluppo negli Adulti

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Talvolta piccole o grandi difficoltà possono essere riconducibili a pezzetti di sviluppo delle abilità, rimasti come “appesi”.

Cosa sono esattamente le abilità? Sono come strumenti, utensili, attrezzi, macchine, in poche parole funzionamenti neurologici in grado di farti fare quel che vuoi fare (leggere, scrivere, fare conti, capire quel che leggi, produrre dei testi… camminare, ridere, correre, saltare, decidere, difenderti… sono migliaia, le abilità)

Senza questi strumenti non si va da nessuna parte, nemmeno se lo vuoi, nemmeno se ci credi, nemmeno se lo desideri, nemmeno se ti eserciti, nemmeno se mediti, nemmeno se fai percorsi spirituali o preghi.

Un po’ di sistema vestibolare immaturo, un sostegno cefalico non ancora integrato, un riflesso di moro che bussa ad ogni piè sospinto… ed ecco stress, disagio, la ricerca di traumi infantili, vagonate di sensi di colpa e tanta impotenza. Ci si da dentro con le ipotesi più ardite.

Se interroghiamo il corpo e le sue abilitazioni, potremmo trovare un riflesso di sviluppo, una sfumatura di integrazione bilaterale, qualche pezzettino di sistema sensomotorio non ancora maturato.

In una fisiologica prospettiva, possiamo cosi ipotizzare che non siamo necessariamente “falliti”, “sbagliati”, “asperger”, “incapaci”, “timidi”, “buoni a nulla”, “traumatizzati” o “caratterialmente rigidi”: forse abbiamo un Profilo di sviluppo con dei pezzetti che non sono ancora completi, ma sono tuttavia completabili.

Esempio: Se vogliamo correre ma abbiamo passato la vita seduti ad una scrivania, e dopo tre minuti di corsa ci stanchiamo, non siamo inetti… siamo solo “non allenati”. La soluzione? Allenarci.
L’allenamento ci distrugge? Andiamo a vedere se l’abilità “corsa in schema incrociato” (è la modalità fisiologicamente umana di correre) ce l’abbiamo oppure no. Se non c’è, allora non possiamo definirci pigri ma “sviluppo-incompleti”, è possibile che abbiamo evitato di correre poichè non avevamo maturato l’abilità e quindi correre ci generava un grande stress, grande al punto da farci odiare la corsa. A quel punto, prima di allenarci dobbiamo sviluppare la funzione, attraverso stimoli “ad-hoc” che ci consentano di ultimare la nostra personale dotazione di abilità. Ed ecco che improvvisamente non siamo più “pigri o inetti”, la voglia di correre arriva e la corsa non ci devasta più. Sorridiamo alla acquisizione di una abilità dormiente, ma adesso pienamente pronta al nostro servizio e alla nostra voglia di fare, crescere, fiorire….

Questo è solo un esempio, puoi applicarlo alle tue difficoltà con la matematica, con le lingue straniere, con la tua difficoltà a stare dritto, con la tua difficoltà ad esprimerti, con il tuo impaccio motorio, con la tua rigidità fisica o caratteriale, la difficoltà a seguire una lezione o a esporla, a memorizzare i testi, ad essere disinvolto, a non farti paralizzare da un bullo…

Prima di interrogarci “oltre la fisiologia” occorre essere certi che che la “fisiologia” sia a posto, per fare pace con la nostra vita e col mondo.     Nuni Burgio


Se vuoi conoscere il tuo Profilo di Sviluppo, capire i principi evolutivi che lo hanno determinato e, in caso di incompletezze, integrarlo, contattaci.  PhDGY.ORG  Tel: 339.2570530

Per qualunque problema medico/terapeutico vi invitiamo a rivolgervi ai vostri referenti in materia

 

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Author: Nuni Burgio
Ciao, mi chiamo Nuni, ho 57 anni e se debbo descrivermi, la mia mente si svuota e non so cosa scrivere. E’ uno dei tanti fastidi di uno sviluppo incompleto, ma chi se ne frega: a 57 anni puoi sempre dire che si tratta di vecchitudine incipiente...